Sunday 20 August 2006
Wednesday 9 August 2006
Tuesday 8 August 2006
Tonno al forno con patate
Il piatto è semplicissimo e in un ora si fa tutto.
- 2 tranci di tonno fresco da 250gr l'uno
- 3 patate grandi
- 10/15 pomodori ciliegini
- 2 spicchi d'aglio
- olio extravergine (sempre!) d'oliva
preparazione:
imposto il forno a 180°, quindi sbuccio le patate e le faccio a dadi; le metto in un recipiente (tipo piccola insalatiera), le salo e le lascio lì per fargli perdere un po' di liquido.
Prendo una teglia (larga una quarantina di centimetri) ci metto l'aglio senza togliergli la "buccia" e ci verso dell'olio (abbastanza da riuscire a spargerlo su tutto il fondo della teglia semplicemente inclinandola).
Scolo la patate e le asciugo con dello scottex, le metto nella teglia, le giro in modo che si oleino per bene e metto la teglia nel forno che nel frattempo ha raggiunto la temperatura impostata.
Lavo i pomodorini e li taglio a metà.
Prendo le "bistecche" di tonno e le salo da ambo i lati.
Do una giratina alle patate con un mestolo di legno facendo attenzione a non romperle. Perfetto! non si sono neppure attaccate :)
Dopo un ventina di minuti le patate cominciano a colorirsi un poco; le tiro fuori dal forno, le rimescolo, metto le due "bistecche" sopra le patate e spargo i pomodori tra le patate. Di nuovo in forno.
Dopo 15/20 minuti il tonno è cotto.
Lo metto nei piatti, ci metto accanto le patate con i pomodori, guarnisco con del lollo verde (un varietà di lattuga), un filo d'olio a crudo... et voilà... la cena è pronta.
Thursday 3 August 2006
Ninna nanna della guerra
tante infamie e tanti guai che succedono ner monno,
fra le spade e li fucili de li popoli civili...
Ninna nanna, tu nun senti li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna per un matto che commanna;
che se scanna e che s'ammazza a vantaggio de la razza,
a vantaggio d'una fede per un dio che nun se vede,
ma che serve da riparo ar Sovrano macellaro.
Ché quer covo d'assassini che c'insanguina la terra
sa benone che la guerra è un gran giro, de quatrini
che prepara le risorse pe' li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello, finché dura 'sto macello:
fa la ninna ché domani rivedremo li sovrani
che se scambiano la stima boni amici come prima.
So' cuggini e fra parenti nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali li rapporti personali
e riuniti fra de loro senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso su la pace e sul lavoro
pe' quer popolo cojone risparmiato dar cannone!
(Trilussa)