Thursday 24 November 2005

Lo spirito dell'uguaglianza

"La democrazia è basata sull'uguaglianza; è insidiata mortalmente dal privilegio. L'uguaglianza non è l'omologazione, la massificazione [...]. Questa uguaglianza come omologazione è una condizione sociale e culturale che deve essere combattuta dai singoli, affermando il proprio diritto all'originalità rispetto alla massa. L'uguaglianza come il contrario del privilegio è essenzialmente isonomia [...], l'uguaglianza che deriva da leggi valide per tutti affermatasi, in Grecia, all'inizio del secolo glorioso della democrazia ateniese. Isonomia e democrazia - basta pensarci su un momento - sono le due faccie della stessa medaglia. Senza leggi uguali - pensiamo alle leggi ad personam, fatte dai potenti per favorire se medesimi e i propri accoliti - la società si divide in caste, tra chi è sotto la legge che vale per le persone comuni e chi ne è sopra e vive così felice della legge fatta per le persone speciali. La vita collettiva, alla quale tutti in democrazia sono chiamati, si trasforma nel dominio di un'oligarchia di privilegiati e la legge, da regola in cui tutti si devono poter riconoscere, diventa lo specchio in cui si riflette una società sbilenca.

"Il privilegio ha poi conseguenze nefaste nello spirito pubblico. Una società che si divide per privilegi dispone i suoi membri come su una scala: chi sta su e chi sta giù; chi sta su guarda dall'alto al basso chi sta giù. Ciò avvelena i rapporti, generando disprezzo sociale da parte dei primi nei confronti dei secondi. In questi ultimi, poi, produce arrivismo e genera una rincorsa insensata, tanto più accanita e spietata quanto più vuota di contenuto. Se gli accessi ai livelli sociali superiori sono aperti, la società è sottoposta allo stress del carrierismo diffuso, con ben noti prezzi da pagare: disagio, frustrazioni, perfino suicidi, in caso di fallimento; se gli accessi si chiudono, per insufficienza di mobilità, si genera invidia sociale, un male terribile che, accumulato, produce instabilità nella psiche degli individui, tensione collettiva e distruzione.

"Tanto sono evidenti, non c'è bisogno di molti esempi per illustrare la caduta del sentimento dell'uguaglianza nei tempi presenti. Anzi, non si tratta solo di una caduta, ma di un vero e proprio rovesciamento: l'ammirazione ha preso il posto del disprezzo nei ponfronti dei privilegiati, esempi da imitare, nel loro modo di pensare, nel loro stile di vita, nei loro valori. C'è un luogo, oggi, che meglio di tutti esprime lo spirito del nostro tempo: lo stadio, vero luogo di culto delle nostre società. Si faccia attenzione alla stratificazione del pubblico. La tribuna ufficialmente e volgarmente denominata dei vip, dove siedono i prominenti della società (politici, capitani d'industria, finanzieri, uomini e donne di spettacolo, ecc.), è oggetto di invidia da parte di centinaia di migliaia di persone che, invece di avvertire l'oscenità della situazione, farebbero di tutto per esservi ammesse e farsi vedere in quella compagnia, magari anche solo come clientes."

Gustavo Zagrebelsky

1 comment:

Anonymous said...

Reputo necessario se non adirittura indispensabile, oggi più che mai,scambiarci opinioni, esprimere ogni sorta di dubbi, indagare su tutto ciò che accade intorno a noi, esercitare i nostri diritti.
Accolgo con enorme entusiasmo l'occasione di riflessione che ci proponi e, anzi, auspico che questo diventi un angolo di riflessione costante, quasi un appuntamento per risvegliare le nostre coscienze. La cultura, la scuola, l'educazione, dobbiamo partire da queste leve se vogliamo sentirci liberi e orgogliosi di essere uomini. Diffidiamo dalle certezze e da chi ce le propone, seminiamo dubbi, quei dubbi che derivano dalla cultura, dalla riflessione e dalla ricerca. Non perdiamo il nostro tempo dietro la pubblicità, ma piuttosto raccogliamoci nelle case con amici e conoscenti per parlare in tranquillità. Educhiamo i nostri figli a parlare, a leggere e a scrivere perchè sappiamo un giorno esprimere le loro proprie opinioni.
Voltaire diceva che l'individuo realizza una vera libertà soltanto quando può sviluppare la propria personalità. La libertà comincia dalla conoscenza dei diritti dell'uomo. Difendiamo la nostra Costituzione.