Tuesday 15 April 2008

Se prima camminavamo tutti sopra un cornicione al trentesimo piano di un grattacielo come i protagonisti dei vecchi film americani, adesso su quel cornicione, forse addirittura qualche piano più in su, andiamo bendati e a balzelloni mentre intorno a noi comincia a tirare un vento impetuoso. Noi, Italiani del Titanic, non ci siamo voluti accorgere di nulla, né di quanto avviene a casa nostra né della situazione del mondo globalizzato e abbiamo consegnato di nuovo le chiavi di casa nostra a chi, indipendentemente da quale dei due gemelli siamesi, sappiamo perfettamente che ci condurrà, sempre con voce suadente da televenditore qual è, alla rovina. Non è per me che mi dolgo: è per i miei figli.

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