Friday, 24 March 2006

L'indeciso

A una settimana dal voto tutti i sondaggi erano concordi: i due schieramenti erano in perfetta parità. Non un voto di differenza. Era accaduto dopo che tutti gli indecisi avevano fatto la loro scelta. Tutti, tranne uno: Ago Della Bilancia. Si trattava di un uomo di Roma, di quarant'anni. Non era sposato perché non aveva saputo mai capire chi amava e se amava. Non aveva figli perché, pensava, non avrebbe saputo come allevarli. Nè come chiamarli. Di lavoro faceva il giornalista, specializzato in interviste: una posizione che gli consentiva di fare domande, evitando di dare risposte.

La sua cruciale identità venne scoperta. La campagna elettorale subì una svolta. Nei manifesti si passò a un tu confidenziale e si affrontarono problemi specifici, che alla massa parvero poco comprensibili. "Una multa perché non hai mai pagato il canone Rai? No grazie". "Mutui a tassi superagevolati per chi sta comprando un attichetto a via Panisperna 93". " Più diritti ai bisessuali" (nell'indecisione, ovviamente provava un po' di qua e un po' di là).

Al dibattito finale fra i due candidati premier fu indicato lui per fare le domande, a reti unificate. Cinquanta milioni di spettatori osservarono perplessi gli uomini che avrebbero dovuto guidare il Paese promettere una tv al plasma gigante o una fornitura vitalizia di salumi all'insipido giornalista che non riusciva a decidersi che cosa chiedere loro in cambio di quel piccolo, decisivo segno a matita.

Il giorno delle elezioni tutti gli addetti agli exit poll erano fuori dalla sezione 0831 dove Ago votava. Ma lui non si presentò. La consultazione si avviava inesorabilmente al pareggio. Corsero a casa sua. Suonarono. Aprì il padre: Peso Della Bilancia. Alle sue spalle le decine di post it su cui Ago aveva annotato pro e contro senza arrivare a una scelta. Peso si scostò mostrando il cadavere del figlio, che aveva soffocato con un cuscino. Non sembrava avere rimorsi. Dichiarò: "Io non ho studiato, leggo poco i giornali e la tv la prendo a calci. Ma se dopo questi cinque anni uno è indeciso, chiunque sia, va eliminato".

da navi in bottiglia

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